Nel cuore della Valcanale, dove le Alpi Carniche orientali incontrano le prime cime delle Alpi Giulie, si estende un vasto territorio montano di oltre 23.000 ettari: un mosaico di foreste, valloni selvaggi, cascate nascoste e riserve naturali intatte. In questo scenario maestoso, nel Comune di Malborghetto-Valbruna, nasce il sentiero “Wilderness dei Valloni”, un percorso di trekking immersivo pensato per chi desidera esplorare la natura più autentica e selvaggia.
Il percorso: tra boschi, malghe e riserve naturali
Il sentiero parte dal suggestivo abitato di Malborghetto e si snoda lungo la valle attraversata dal Rio Malborghetto, seguendo una tranquilla strada forestale. Dopo aver raggiunto la località Ciurciule, si prosegue verso Sella Clinac e Malga Cucco, un antico alpeggio ancora oggi gestito dal Consorzio Vicinale Malborghetto – Cucco.
Da qui il percorso si fa più vario e panoramico, ridiscendendo lungo il sentiero CAI 502/A che attraversa l’area dell’Alpe Piccola, sfiorando i confini della meravigliosa Riserva naturale integrale del Rio Bianco, per poi concludersi nella frazione di Santa Caterina.
Un itinerario ad anello che combina la bellezza del paesaggio montano con la possibilità di vivere a stretto contatto con la natura più pura.
Le Riserve Naturali Integrali: Cucco e Rio Bianco
Durante il cammino, i visitatori hanno la straordinaria opportunità di attraversare o costeggiare due aree di alto valore naturalistico, istituite nel 1975 come Riserve naturali integrali: ambienti protetti dove la presenza umana è completamente esclusa e la natura segue il suo corso senza interferenze.
Riserva del Cucco
Situata a circa 800 m s.l.m., la Riserva del Cucco si estende per 21 ettari sulle pendici sud dell’Alpe Piccola. Caratterizzata da terreni calcareo-dolomitici e da una pineta a pino nero d’Austria, ospita un sottobosco ricchissimo di specie illiriche rare come l’erica carnicina, il citiso purpureo e l’ambretta di Ressmann.
È anche un rifugio faunistico per cervi, caprioli e in particolare per il camoscio. Tra i piccoli mammiferi, è segnalata la presenza del driomio (Dryomys nitedula), raro roditore protetto, mentre tra gli uccelli spiccano specie tipiche delle foreste alpine come il picchio tridattilo e il picchio nero.
Riserva del Rio Bianco
Un canyon naturale straordinario che si sviluppa tra i 700 e i 1900 m s.l.m. nel vallone del Rio Bianco, sopra l’abitato di Santa Caterina. Con i suoi 378 ettari di estensione, offre paesaggi mozzafiato fatti di cascate, ghiaioni fioriti e pareti dolomitiche ricche di endemismi botanici come la spirea cuneata e il raponzolo di roccia.
Qui si alternano mughetti, pinete di pino silvestre e nero, e boschi misti di abete rosso e faggio, alimentati da numerose sorgenti cristalline. Anche la fauna è eccezionalmente variegata, grazie all’habitat selvaggio e isolato.
La Foresta di Tarvisio: un patrimonio verde senza confini
Il percorso “Wilderness dei Valloni” si sviluppa all’interno della storica Foresta di Tarvisio, una delle più grandi foreste demaniali d’Italia. Questo immenso polmone verde ospita una vegetazione ricchissima che unisce elementi alpini, illirici e balcanici, creando una biodiversità unica.
I boschi, dominati da abeti rossi e bianchi, faggi, larici, pini neri, pini mughi e silvestri, sono l’habitat ideale per una fauna tra le più complete dell’intero arco alpino.
Incontri con la fauna selvatica
Lungo il sentiero non è raro osservare cervi, caprioli, camosci, volpi e martore. È documentata anche la presenza stabile dell’orso bruno, animale schivo ma da rispettare: è importante camminare in silenzio ma facendo percepire la propria presenza con qualche rumore (tossire, parlare, battere il bastone). In aree frequentate dagli orsi, i cani devono essere sempre tenuti al guinzaglio.
Tra gli uccelli si segnalano il Gallo cedrone, il Gallo forcello, il Francolino di monte, l’Aquila reale e numerose specie di picchi e rapaci.
Un’esperienza da vivere con rispetto e meraviglia
Il sentiero “Wilderness dei Valloni” è più di una semplice escursione: è un viaggio immersivo in un ecosistema fragile, antico e spettacolare. Camminare in questi luoghi significa riscoprire il silenzio, osservare la vita che si muove tra le fronde, seguire il ritmo della montagna.
Adatto a escursionisti mediamente esperti, il percorso regala emozioni autentiche a chi cerca natura, silenzio e bellezza.
Consigli utili:
Equipaggiamento da trekking e scarponi robusti sono indispensabili.
Portate con voi acqua e provviste: lungo il percorso non ci sono punti di ristoro.
Rispettate la fauna: osservatela da lontano e non lasciate tracce del vostro passaggio.
Info utili:
- Partenza: Inizio di via Superiore a Malborghetto.
- Tempo di percorrenza per raggiungere il ponte tibetano Ciurciule: 1:15 h circa.
- Sentiero consigliato ad escursionisti esperti e preparati per la presenza di cavi passamano.