Durante la settimana santa in Valcanale si susseguono moltissime tradizioni, veri e propri rituali che scandiscono il periodo pasquale.
I RITI PASQUALI
I riti legati alla Pasqua in Valcanale hanno inizio con la Domenica delle Palme, giorno della benedizione del Prajtl / Palmbusch, l’arboscello composto da varie essenze vegetali – arricchito da dolci e fiocchetti – che, in virtù della benedizione ricevuta, ha potere protettivo nei confronti degli uomini, delle cose e del bestiame. Perciò viene posto tra le travi del tetto ad allontanare il pericolo di incendi, piantato nel campo a garanzia di un fruttuoso raccolto o sbriciolato e unito al mangime per gli animali per preservare la loro salute. Il periodo compreso tra la funzione del Giovedì e quella del Sabato Santo è caratterizzato dai suoni cupi e gracchianti delle raganelle / craciule azionate dai bambini del paese. Un tempo si diceva che le campane “volavano a Roma” per essere sostituite dalle raganelle, che in questi giorni devono scandire il tempo e richiamare i fedeli alla messa. Sabato Santo è la giornata della benedizione del cesto contenete i cibi pasquali: krenn, prosciutto cotto, Reindling, Shartl e molto altro ancora. Segue la benedizione del fuoco e dell’acqua della fonte battesimale. Al termine della liturgia i fedeli raccolgono in un apposito tegame le braci del fuoco benedetto. Introdotte nella stufa, pulita per l’occasione, alimenteranno un fuoco rinnovato originante un calore che veicolerà la benedizione in tutta la casa. A Malborghetto le braci vengono portate nelle case dai bambini del paese.
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I SANTI SEPOLCRI
Il triduo pasquale, in Valcanale, è un periodo liturgico caratterizzato da una moltitudine di celebrazioni e riti tradizionali. Tra giovedì e venerdì, in alcune chiese della valle, vengono allestiti i Santi Sepolcri e, dal venerdì, quando il Santissimo viene spostato nel sepolcro dall’altare laterale in cui era stato messo il giovedì, i pompieri volontari o alcuni fedeli iniziano la veglia. Il sepolcro, che vuole essere una sorta di riproduzione di quello di Gerusalemme, è un luogo simbolico il cui allestimento ha radici che affondano nel XVI secolo. Nella tradizione asburgica questo “sepolcro popolare” assume particolare significato quando, al termine della funzione del venerdì, e secondo un antico rituale, in esso viene posto l’ostensorio velato contenente l’ostia consacrata il giovedì nella messa in coena domini. L’usanza di portare il Santissimo nel sepolcro risale al 1577. Essendo un rito non compreso nella liturgia universale cattolica faceva parte di particolari concessioni extraliturgiche. Nell’ostensorio, il velo è trasparente e luminoso perché intessuto di fibre lucenti ha il compito di raffigurare il lenzuolo funebre che viene tolto al Gloria quando l’ostensorio risplendente viene portato in processione. Al prelievo dell’ostensorio “Auferstehungsfeier” (ted.), “iesusovo ustajenie” (slov.), segue la processione del Resurrexit. Questo tipo di processione è un’eredità dell’impero Austroungarico che non aveva mai rinunciato all’antico rito patriarchino abolito con il concilio di Trento di fine 1500. Negli anni ‘’50 del 1900 si ebbe la riforma liturgica della Settimana Santa che ribadì il concetto che l’ostia dovesse venir portata nell’altare della reposizione e non in un sepolcro. Nell’eucarestia Cristo è presente, è vivo, quindi si raccomandava di evitare che il luogo della reposizione e adorazione assumesse le caratteristiche di una tomba. In base a queste indicazioni alcuni parroci non vollero più consentire l’allestimento del Santo Sepolcro relegando questa consuetudine tra i riti a carattere folkloristico (vedi Fusine). In Valcanale, ad oggi, vengono allestiti sei Santi Sepolcri: Malborghetto, Ugovizza, Valbruna, Camporosso, Fusine, San Leopoldo. Di questi sei, tre (Malborghetto, Valbruna e Ugovizza) vengono sorvegliati dai Pompieri Volontari e solo uno, quello di Ugovizza viene sorvegliato anche di notte. Normalmente la veglia al sepolcro inizia il giovedì/venerdì sera e termina il sabato con la processione del Resurrexit (laddove essa viene ancora fatta).
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GIORNATE E ORARI DI SORVEGLIANZA DA PARTE DEI POMPIERI VOLONTARI
Malborghetto – dalle ore 20.00 alle ore 20.30 circa di Venerdì Santo (29 marzo) e dalle ore 08.30 alle ore 19.00 del Sabato Santo (30 marzo).
La veglia di Malborghetto inizia con la Via Crucis e dura fino alle 20.30 circa. Riprende poi la mattina fino alla veglia pasquale del Sabato Santo. La Sorveglianza viene svolta dei Pompieri Volontari di Malborghetto con cambio di guardia ogni 30 minuti.
Valbruna – dalle ore 17.00 alle ore 22.00 di Venerdì Santo (29 marzo) e dalle ore 06.00 alle ore 18.00 del Sabato Santo (30 marzo)
La veglia di Valbruna inizia nel momento in cui il Santissimo viene riposto nel Sepolcro fino alle ore 22.00 circa. Riprende poi la mattina presto, fino al termine della funzione serale del Sabato Santo. La Sorveglianza viene svolta dei Pompieri Volontari di Valbruna con cambio di guardia ogni 30 minuti.
Ugovizza – dalle ore 19.00 di Venerdì Santo (29 marzo) fino alle 20.00 del Sabato Santo (30 marzo).
La veglia di Ugovizza inizia nel momento in cui il Santissimo viene riposto nel Sepolcro e viene assicurata ininterrottamente dal Gruppo Pompieri Volontari di Ugovizza, con cambio di guardia ogni 30 minuti.